Rassegna Stampa - 6- 10 luglio

Pubblicato il 10/07/2020 - Alessia Vicario
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SGR

 

 

GAM: "Il Toro Cinese”

Il recente rally azionario, fra i più intensi degli ultimi anni, porta con sé molteplici interrogativi. Sarà sostenibile come affermano le autorità cinesi o è destinato a sgonfiarsi come nel 2015? La fiammata improvvisa del mercato azionario cinese spinta dalla moral suasion del governo di Pechino (+15% messo a segno in poche sedute di borsa dall’indice di Shangai) non ha molte giustificazioni economiche e occorre verificare la sostenibilità di tale movimento nel medio termine. Alla mente di molti investitori è tornato il ricordo dell’estate del 2015 quando dopo l’ascesa dei mercati, nel mese di agosto si è assistito ad un crollo rovinoso. Quello che rassicura è che ci sono delle differenze notevoli con 2015 in quanto i requisiti sull’utilizzo della leva finanziaria, che nel 2015 aveva contribuito ad amplificare i guadagni in un primo momento ma poi ad accelerare la caduta, sono oggi molto più stringenti ed è auspicabile che i regolatori siano più cauti. Dall’altra parte anche le notizie sul fronte macro sono positive e sembra quindi che la Cina stia uscendo dalla fase critica. Le prospettive nel medio termine sono incoraggianti e possono giustificare un rialzo dei mercati. La sensazione è che la Cina ripartirà prima e con più slancio di Stati Uniti ed Europa.

Al link GAM.com l’articolo completo del team Multi Asset di GAM Italia.

 

ROBECO: “Sostenere il valore dell’euro”

Il pacchetto da 750 miliardi di euro sostenuto dai bond della Commissione Europea per aiutare le economie colpite dai lock-down potrebbe comportare non una vera e propria mutualizzazione del debito ma facilitare una maggiore integrazione fiscale.  Questo determinerà risparmi non trascurabili per quei paesi che avrebbe dovuto pagare rendimenti più elevati sui titoli sovrani con rating inferiore rispetto ai titotli UE con rating AAA. L’annuncio del nuovo fondo ha agito da catalizzatore per il recente apprezzamento dell’euro, in corrispondenza dell’annuncio si è infatti registrata la flessione del premio al rischio nel tasso di cambio EUR/USD (gli operatori chiedono un premio inferiore per avere un’esposizione in euro)

La forza dell’euro potrebbe esprimere tutto il suo potenziale in particolare contro il dollaro americano, a causa delle prospettive economiche più deboli al di là dell’Atlantico. Gli stati Uniti stanno uscendo dalla pandemia con più difficoltà rispetto all’Europa. Guardando al rapporto EUR/USD ne lungo periodo GAM conferma la posizione positiva sull’euro assumendo una posizione rialzista nei confronti del dollaro USA. L’attrattiva relativa del dollaro rispetto all’euro è diminuita. Un altro elemento che spiega la potenziale debolezza del dollaro è il bilancio USA in quanto il deficit degli Stati Uniti, secondo le ultime proiezioni, sarà significativamente maggiore di quell’Eurozona nei prossimi anni.

Al link Robeco.com l’articolo completo di Jeroen Blokland.

 

ALLIANCE BERNSTEIN: “Il parametro che tutti gli investitori high yield dovrebbero conoscere”

Le obbligazioni high yield sono tipicamente volatili ma la storia insegna che lo YIELD TO WORST del segmento high yield statunitense è un indicatore attendibile delle performance nei cinque anni successivi.  Anche in contesti di mercato difficili le obbligazioni Usa High Yield hanno evidenziato un andamento prevedibile infatti anche durante la crisi finanziaria globale la relazione tra Yield to Worst e la performance futura a cinque anni è stata mantenuta. La motivazione risiede nel fatto che le obbligazioni high yield forniscono un flusso di reddito regolare che poche altre asset class sono in grado di dare. Il premio che gli emittenti pagano all’investitore nel caso in cui venga richiamata l’obbligazione prima della scadenza contribuisce a compensare gli investitori per le perdite subite in caso di default di alcune obbligazioni. Le obbligazioni high yield potrebbero avere una certa volatilità nel breve termine, ma chi investe in un’ottica di lungo periodo può superare indenni eventuali ribassi temporanei.

Al link Alliancebernestein.com l’articolo completo.

 

ANIMA: “Peggiori le stime più forti gli interventi”

Quanto peserà sui mercati l’abbassamento delle stime sul PIL 2020 della Commissione Europea? Secondo Anima non moltissimo in quanto i mercati sono concentrati sulle politiche economiche fiscali e monetarie e questa concentrazione ha determinato un miglioramento dei prezzi degli asset finanziari (in particolare quelli rischiosi). Il mood del momento è “peggiori saranno le stime più forti saranno gli interventi”.

I mercati in buona parte hanno recuperato buona parte delle perdite la crisi è passata? Una buona parte delle perdite è stata recuperata in particolare nei mercati in cui i settori meno colpiti dal virus (covid free) pesano di meno es. la tecnologia mentre hanno recuperato meno gli indici e i paesi dove i settori più colpiti dalla crisi es. energia e finanziari pesano di più. La crisi non è finita e la ripresa sarà molto lenta.

Come sono posizionati i fondi Anima? Non ci sono stati grandi cambiamenti nell’ultimo periodo in quanto i temi sono ancora gli stessi: settori difensivi, esposizione ai tassi di interesse allineati ai benchmark soprattutto per i titoli governativi e preferenza per l’investment grade rispetto all’high yield.

Al link Animasgr.it l’intervista completa a Filippo Di Naro Direttore Investimenti di Anima SGR.

 

EURIZON: “Mercati stabili ma sorprendono i dati macro”

Nell’ultima settimana i mercati hanno fatto bene e le attività di rischio hanno avuto un saldo molto positivo. Le borse sono in movimento laterale da inizio giugno hanno infatti recuperato 2/3 delle perdite di marzo ma da inizio giugno non stanno facendo nuovi massimi. Stabilizzazione dei tassi governativi di Stati Uniti e Germania su livelli bassi, continua riduzione dello spread italiano. I mercati stanno affrontando due temi uno negativo (il virus che fuori dall’Europa dove è in ritirata segna un’onda più lunga del previsto) e uno positivo (i dati macro sono positivi e superiori rispetto alle aspettative).

Al link Eurizoncapital.it il podcast completo di Andrea Conti

 

PICTET: Barometro: liquidità contro il virus

Dal punto di vista delle regioni e dei settori azionari Pictet incrementa l’esposizione ai titoli europei e riduce il sovrappeso sulla sanità.  I titoli europei dovrebbero avere un potenziale di rialzo relativamente maggiore rispetto alle loro controparti d’oltreoceano, inoltre essendo titoli scambiati a multipli inferiori dovrebbero essere quelle più influenzate dallo stimolo. Tra le principali economie, quella europea sembra avere le prospettive migliori (lo stimolo fiscale in pochi mesi, è salito dal 2,2 per cento del PIL a circa il 4,4 per cento, il triplo della somma fornita durante la crisi del debito del 2009). La regione non solo sembra avere sotto controllo il Covid-19, ma ha anche elaborato un piano di ripresa ambizioso per contrastarne gli effetti. Le ragioni che giustificano la riduzione della sanità sono le elezioni presidenziali statunitensi di novembre (la sanità è diventata la priorità dell'agenda politica e si teme che i democratici possano spingere su questa tema) la valutazione costosa di tali titoli e l’indebolimento del dollaro, che ha sempre penalizzato il settore.

Sul mercato valutario sovrappesa l’euro e adotta una posizione difensiva su franco svizzero e oro.

Sul mercato del reddito fisso è vero che i mercati delle obbligazioni globali godono di stimoli monetari senza precedenti ed in tale contesto tutte le obbligazioni possono apparire interessanti occorre però considerare le valutazioni eccezionalmente elevate del momento (alcune asset class obbligazionarie hanno raggiunto i massimi degli ultimi 20 anni).  Pictet adotta una posizione generalmente neutra sul reddito fisso con sovrappeso delle obbligazioni investment grade statunitensi e il sottopeso di quelle high yield.  

Al link Pictet.it l’articolo completo.

 

AMUNDI "Le borse chiudono in positivo nonostante le tensioni tra Cina e USA e l'aumento del numero dei contagi"

La settimana scorsa si è concluso un semestre molto turbolento sui mercati finanziari: alla fine di febbraio la diffusione del contagio e le misure imposte hanno trascinato le principali economie in una profonda recessione ed in poche settimane i mercati hanno subito perdite di entità e velocità tali da avere pochi se non nessun precedente. (Es. S&P 500 -33,9%, EuroStoxx 50 -35,7%, FTSE Mib -38,9%; le obbligazioni corporate hanno allargato gli spread raggiungendo livelli precedentemente visti solo nel 2011 con la crisi dei debiti sovrani; il prezzo del petrolio si è dimezzato). Il successivo rimbalzo dei mercati è stato altrettanto inaspettato e altrettanto violento è stato innescato dagli stimoli monetari e fiscali attivati da banche centrali e governi e sostenuto dall’appiattimento delle curve dei contagi che hanno consentito la riapertura (S&P 500 +38,6%, Eurostoxx 50 +30,1%, FTSE Mib +24,5%; fortissimo restringimento degli spread corporate, petrolio +68,1%). Ad oggi si registra una profonda divergenza tra lo stato dell’economia reale (ancora in profonda recessione) e l’andamento dei mercati (che stanno scontando una rapida ripresa). La prima settimana di luglio nonostante alcuni elementi di preoccupazione (dati sui contagi in alcuni stati americani, tensioni tra Washington e Pechino alimentate dalla controversa legge sulla sicurezza nazionale imposta ad Hong Kong) grazie alle notizie positive (superiori alle attese gli indici di fiducia nelle imprese in Cina, Europa e Usa, i dati sull’occupazione Usa) ha visto chiusure positive negli attivi rischiosi. S&P 500+4,4%, Nasdaq +4,6% ha toccato nuovi massimi storici, EuroStoxx 50 +2,8%, FTSE Mib +3,1%, MSCI Emerging +3,4%, petrolio +5,6%. Occhi puntati sull’incontro tra la presidente della Commissione Europea e il primo ministro britannico per discutere i negoziati sulla Brexit.

Al link Amundi.it il podcast completo.

Da Alessia Vicario - Responsabile Progetti & Ufficio Studi presso Quantalys Italia.