Money weighted e time weighted: quanto ha reso il portafoglio? Quanto è stato bravo il consulente/gestore?

Pubblicato il 25/10/2019 - Luigi Carta
Il rendimento di un investimento è il parametro tramite il quale il cliente giudica il servizio che ha ricevuto dal proprio consulente, rappresenta il baricentro del rapporto tra consulente e cliente. In prima battuta, infatti, il cliente legge la qualità del servizio applicando come filtro il rendimento realizzato nonostante la globalità della relazione sia influenzata anche da altri aspetti (ad esempio la riservatezza, la disponibilità, l’ampiezza della gamma dei servizi offerti ecc.) che però vengono giudicati spesso secondari o ai quali comunque non viene data, dal cliente, la stessa importanza attribuita al rendimento.

 

 

Se è vero che esiste, per il cliente, una relazione diretta tra rendimento realizzato e qualità percepita del servizio è altrettanto vero che non esiste una univoca modalità di calcolo dello stesso rendimento. La richiesta “quanto ha reso il portafoglio?” trova infatti risposte differenti a seconda dell’informazione che si vuole trasmettere e, più precisamente, a seconda che ci si ponga in una logica manager – oriented o investor - oriented. Nel primo caso la metodologia di calcolo applicata è quella time weighted rate of return (TWRR) che esprime un giudizio sulla bontà delle scelte di gestione neutralizzando l’effetto di fattori esterni (principalmente conferimenti e riscatti); nel secondo la metodologia di calcolo applicata è quella money weighted rate of return (MWRR) che riassume qual è stata la variazione del patrimonio nel corso del tempo senza nulla dire circa i fattori che l’hanno determinata. Non ha sicuramente alcun senso esprimere una preferenza per l’una o per l’altra metodologia: il time weighted e il money weighted sono complementari in quanto trasmettono all’interessato due diverse tipologie di informazioni.

La performance money weighted, come dice il nome stesso, si basa su un sistema di ponderazione di ogni flusso di liquidità dove il peso è dato dal periodo che intercorre tra il momento in cui si manifesta e la data di valutazione.  Essa rappresenta in un dato sintetico il rendimento del patrimonio del cliente nell’orizzonte temporale considerato. Questo dato non dà però nessuna informazione per valutare la qualità del servizio ricevuto e quindi la bravura del gestore e/o la bontà delle raccomandazioni ricevute proprio perché pone al centro i flussi intermedi che sono estranei rispetto al ruolo del consulente/gestore e ricadono nella sfera decisionale del cliente. Il rendimento è figlio non solo dell’effetto del timing dei flussi intermedi ma anche del rendimento del parametro di riferimento (ovvero del benchmark) e del contributo del gestore/consulente; al fine di valutare le scelte di gestione si rende quindi necessario isolare il rendimento del benchmark e il contributo del gestore/consulente rispetto alle movimentazioni intermedie di portafoglio che sono, appunto, decise in modo del tutto autonomo dall’investitore. La performance time weighted return nasce proprio per dare una risposta a questa esigenza. Quale sarebbe stato il rendimento in assenza di qualunque flusso intermedio? Questa metodologia di calcolo neutralizza il timing dei flussi intermedi e consente di valutare la performance del gestore rispetto ad un parametro oggettivo, il benchmark, il cui andamento non può essere influenzato, per definizione, dalle decisioni di investimento del singolo cliente.

Per questi motivi poter disporre di entrambe le metodologie di calcolo consente di avere il quadro completo della posizione del cliente. Da un lato, in fase di rendicontazione, è necessario e indispensabile poter dire quanto effettivamente ha reso l’investimento per il singolo cliente (money weighted) dall’altro, per avvalorare le scelte prese nel periodo di valutazione, è necessario confrontare la gestione con il suo benchmark e questo confronto è possibile e sensato solo attraverso un calcolo time weighted. I valori di performance money e time weighted coincidono solo in ipotesi di assenza di flussi intermedi ovvero nel caso in cui l’investimento avvenga in un’unica soluzione al tempo te non venga successivamente movimentato. In tutti gli altri casi i due valori non coincidono e il loro confronto offre interessanti spunti di riflessione. Nel caso in cui la performance TWRR > MWRR significa che il timing dei flussi intermedi ha avuto un apporto negativo al rendimento finale distruggendo performance. Al contrario se la performance TWRR < MWRR significa che l’effetto timing dei flussi intermedi è stato del tutto positivo. Conoscere il significato e le differenze delle due metodologie è sicuramente uno strumento a favore del consulente per giustificare determinati risultati, determinate scelte e per rendere il cliente finanziariamente consapevole.

La performance TWRR infine è utile per confrontare l’andamento dell’investimento con un benchmark, con la sua asset allocation. Questo confronto consente di capire se un risultato negativo è da attribuirsi all’andamento dei mercati o se, invece, dipende pesantemente dalle scelte di stock picking.

             

Da Luigi Carta - Analyst and Sales presso Quantalys Italia.