I Paesi Emergenti alla prova del Coronavirus

Pubblicato il 18/06/2020 - Alessia Vicario
l'analisi delle performance del comparto azionario e del comparto obbligazionario dei paesi emergenti

 

I paesi emergenti sono stati messi a dura prova dall’emergenza Coronavirus. Sul fronte azionario la macrocategoria ha perso, nel periodo peggiore, dal 19.02 -23.03, il 31,22%. Nello stesso periodo l’indice MSCI Emerging Market ha perso il 30.45%. Guardando ai singoli paesi il Brasile è quello che ha registrato le perdite maggiori (-51,51%) mentre la Cina è il paese ad avere registrato le perdite inferiori (-16,95%) ma anche quello ad aver recuperato meno in fase di rally (+12,02%). La Russia, dopo aver messo a segno una perdita del circa 40%, è riuscita a recuperare, dal 24.03 al 31.05, il +31,82%. I paesi emergenti, seppur colpiti dal punto di vista dei contagi in modi e tempi differenti, in questi mesi si sono trovati ad affrontare diverse problematiche innescate dal Coronavirus.

In particolare, il crollo del prezzo del petrolio ha inciso fortemente sulle economie dell’America Latina che ne rappresenta il principale esportatore. I timori legati al fatto che le economie emergenti dovessero affrontare l’emergenza Coronavirus con strumenti limitati (sia sul fronte fiscale che sul fronte monetario) uniti ai timori sulla precarietà delle infrastrutture sanitarie hanno spinto a forti disinvestimenti in questi paesi. A preoccupare è stata anche la dinamica del dollaro in quanto un altro fattore che preoccupa gli investitori in paesi emergenti è la forte dipendenza che il debito di questi paesi ha nei confronti del dollaro. Nel momento in cui il dollaro si rafforza i primi a perdere sono proprio i mercati emergenti anche in virtù della debolezza dei fondamentali economici come il conto delle partite correnti e le riserve valutarie. La situazione di emergenza sanitaria unita ad una situazione di crescita dei paesi già di per sé più lenta rispetto ai paesi sviluppati e ai forti rischi geopolitici hanno spinto gli investitori ad assumere un atteggiamento di prudenza nei confronti degli investimenti in queste aree. Guardando al comparto obbligazionario la macrocategoria Obbligazionario Paesi Emergenti ha perso il -17,48% con l’Europa che ha perso più dell’Asia (-12,13% vs -8,73%). Nel rally partito a marzo la categoria ha recuperato circa il 10% con l’Europa che ha messo a segno il +7,28% e l’Asia appena il +2,81%.

Spostando l’attenzione all’orizzonte YTD* sia a livello azionario che a livello obbligazionario le perdite messe a segno in questi mesi, in particolare nel mese di marzo, nonostante i recuperi registrati ad aprile lasciano in territorio negativo tutti i comparti. A livello macro l’azionario paesi emergenti, al 31.05, presenta una performance YTD* del -16,04% e l’obbligazionario paesi emergenti del -5,66%. Guardando ai singoli paesi il Brasile rimane, anche sull’orizzonte YTD* quello più colpito, seguito dall’America Latina mentre la Cina, trainata anche dalla riapertura, è il paese che presenta le perdite inferiori. Sul fronte obbligazionario (-5,66%) l’Europa pur recuperando più dell’Asia nel mese di aprile, sull’orizzonte YTD*è al -3,45%.

Performance YTD* delle categorie Azionarie paesi emergenti

Performance YTD* delle categorie Obbligazionarie Paesi emergenti

Performance dei principali benchmark azionari e obbligazionari rappresentativi dei mercati emergenti 

 

*i dati di performance YTD sono aggiornati al 31.05.2020 

Da Alessia Vicario - Responsabile Progetti & Ufficio Studi presso Quantalys Italia.