Quantalys ESG 360: i fondi etici secondo Quantalys

Pubblicato il 17/09/2020 - Luigi Carta
Da qualche anno a questa parte la cosiddetta finanza etica si è guadagnata un ruolo di assoluta centralità attirando un interesse trasversale nel mondo del risparmio gestito. Rispetto ad un investimento tradizionale l’investimento etico consente all’investitore di conciliare l’esigenza di una remunerazione finanziaria con la partecipazione attiva per un futuro migliore e sostenibile.

In questa cornice generale Quantalys, nelle vesti di piattaforma di analisi fondi, ha sviluppato una propria metodologia proprietaria (ne abbiamo parlato qui e qui): Quantalys ESG 360. L’obiettivo di Quantalys ESG 360 non è attribuire un rating, e quindi non è esprime un giudizio sull’eticità di un fondo, bensì individuare dei punti di riferimento al fine di mettere ordine nel mondo etico. La nostra metodologia nasce da un lavoro attento e puntuale di lettura dei documenti ufficiali dei fondi (il Prospetto) e può essere definita come una classificazione che si erge su quattro pilastri: 1) l’intensità ESG: nella selezione dei titoli i criteri etici sono esclusivi, prioritari o residuali?; 2) focus ESG: su quali focus (ambiente, sociale, governance) pone l’attenzione il fondo?; 3) strategia della SGR: quale strategia (best in class, esclusione …) implementa il fondo?; 4) tematiche ESG: quale tematiche (transizione energetica, invecchiamento della popolazione…) vengono prese in considerazione?

Ad oggi in Quantalys sono 934 i fondi che sono stati etichettati come etici. Il comparto azionario rappresenta il 58% del totale dei fondi etici; seguono le categorie obbligazionarie con il 26%, i bilanciati (tra i quali rientrano anche i flessibili) con il 10%.

Nel mondo azionario la categoria globale con 140 prodotti è la più rappresentata. A seguire troviamo l’azionario Europa (115 prodotti), il mondo dei settoriali (86 prodotti), gli emerging markets (75 prodotti), l’azionario USA (46 prodotti), l’area euro (40 prodotti) e il Pacifico con 39 prodotti.

134 sono le SGR attive nel mondo della finanza sostenibile, ovvero alle quali si può ricondurre almeno un fondo etico. Di seguito vengono riportate le prime 10 per numerosità di prodotti etici: JPMorgan con 61 prodotti (il 7% del totale) è la più attiva seguita da Candriam (47 prodotti, ovvero il 5% del totale) e AXA (43 prodotti, il 5% del totale).

Il primo pilastro della metodologia Quantalys ESG 360 è quella che abbiamo voluto definire come intensità. L’intensità è legata alla priorità che il gestore del fondo da al criterio etico rispetto al criterio finanziario nella selezione dei titoli attraverso i quali implementare la propria strategia. L’intensità va da 1 (livello più basso) a 3 (livello più alto): un’intensità ESG pari a 1 significa che il fondo considera i criteri etici solo in via residuale mentre i criteri finanziari sono quelli che ne determinano in via prioritaria le scelte; un’intensità ESG pari a 2 significa che la variabile etica e quella finanziaria convivono perfettamente; un’intensità pari a 3 significa che il criterio etico è quello che guida le scelte del fondo e la valutazione finanziaria viene messa in secondo piano. Il 50% dei 934 fondi etici secondo Quantalys ESG 360 ha un’intensità pari a 2, il restante 50% è quasi perfettamente equidistribuito tra l’intensità 1 (il 24%) e l’intensità 3 (il 26%).

In relazione al focus ESG la stragrande maggioranza dei prodotti etici (il 75%) si concentra sia sull’ambiente (E) sia sul sociale (S) sia sulla governance (G). Il 10% ha come focus esclusivamente l’ambiente mentre le altre combinazioni, come si evince dalla tabella sotto, sono abbastanza rare.


Se poniamo l’attenzione sulla strategia implementata dalla SGR nell’espletare il mandato ESG dichiarato notiamo che la stragrande maggioranza (il 54%) fa riferimento alla strategia Exclusion (ovvero vengono esclusi tutti quei titoli che non rispettano determinati criteri: ad esempio titoli di società le cui attività impattano negativamente sull’inquinamento ambientale); il 19% implementa la strategia Global Compact ovvero segue i principi del Patto mondiale delle Nazioni Unite volti ad incoraggiare le aziende ad adottare politiche sostenibili; il 12% adotta la strategia best in class (si andranno quindi a selezionare i migliori titoli all’interno di ciascun universo etico individuato).

Circa l’ultimo pilastro, la tematica ESG, solo 77 fondi su 934 (appena l’8%) dichiara una tematica specifica.

Da Luigi Carta - Analyst and Sales presso Quantalys Italia.