GAM: “La musa dei mercati: Le idi di marzo?”.

Pubblicato il 11/02/2022 - Marco Chinaia

“Mentre i listini azionari cercano di ripartire, aggrappandosi alle trimestrali per attenuare l’impatto negativo della stretta monetaria che ormai coinvolge tutte le principali Banche Centrali, il mercato del credito fatica ad assorbire il rialzo dei rendimenti governativi. Siamo alle soglie del temuto bear market obbligazionario?”

Il rialzo dei tassi nella prossima riunione del FOMC di metà marzo è ormai un dato di fatto, a confermarlo sono le ultime dichiarazioni di J. Powell. Il mercato attualmente ne prezza almeno 5 durante l’anno e assume sempre più forza l’ipotesi di un primo ritocco da 50 punti base. Dopo un mese di gennaio difficile per i listini azionari americani, soprattutto per il Nasdaq, stiamo assistendo in questi giorni ad un recupero generalizzato. Sul fronte obbligazionario invece, le dichiarazioni di Fed e Bce e le recenti rilevazioni dell’inflazione, mantengono alta la tensione e la volatilità sulle curve governative.

Il timore in questa fase è che le aziende altamente indebitate che finora sono riuscite a finanziarsi a tassi stracciati possano andare in difficoltà a causa del marcato rialzo dei rendimenti, magari accompagnato dal rallentamento economico che ne riduce i flussi di cassa. La riunione di marzo della Fed rappresenta uno spartiacque fondamentale non solo per i listini, ma anche per la ripresa economica.

 

Al link GAM.com l’articolo completo a cura di Paolo Mauri Brusa, Portfolio Manager e Massimo De Palma Portfolio Manager.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.