Venti di guerra, il Brent si surriscalda. Goldman Sachs lo vede a 105 dollari.

Pubblicato il 14/02/2022 - Marco Chinaia

Le banche centrali sono sempre più intenzionate a intervenire per frenare la corsa dei prezzi, in quanto l’inflazione globale continua il suo percorso al rialzo.

Le tensioni geopolitiche tra Occidente e Russia per la questione Ucraina, il fatto che si preannuncia un invasione imminente, il basso livello di scorte di Petrolio, la capacità inutilizzata, la domanda crescente, la recente decisione dell’Opec di non aumentare, almeno per il momento la produzione di petrolio. Questi fattori potrebbero spingere sempre più al rialzo il prezzo del Brent, già ai massimi da 7 anni e che potrebbe raggiungere quota 105 dollari al barile. (oggi quota a 95,05 dollari al barile, +3,98%).

Scopri la relazione tra inflazione e prezzi del petrolio secondo gli analisti di Goldman Sachs.

 

Al link MilanoFinanza.it l’articolo completo a cura di Antonella Ladisi.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.