GESTIONE ATTIVA vs. GESTIONE PASSIVA: I° Trimestre 2022 dei mercati azionari

Pubblicato il 28/04/2022 - Marco Chinaia
La competizione tra gestione attiva e gestione passiva, dalla nascita di questi ultimi strumenti, nei primi anni ’90, è sempre stata al centro degli interessi degli investitori. Confrontare la performance dei fondi attivi e degli ETF che seguono lo stesso indice, lo stesso mercato o lo stesso settore è una delle chiavi per prendere le decisioni di investimento. Nel particolare contesto di questo I° Trimestre 2022 quali sono stati gli strumenti che hanno meglio performato nelle varie aree geografiche dei mercati azionari?

 

Nel corso degli anni si è assistito ad un proliferare di numerose strategie di investimento all’interno del mondo del risparmio gestito, che possono agire sui diversi livelli della pianificazione dell’investimento, dall’elasticità dei fondi flessibili, passando per le strategie di investimento ESG, arrivando fino alla gestione tematica. Ma la dicotomia tra gestione attiva e gestione passiva ha da sempre rappresentato uno dei punti di riferimento e di differenziazione tra diverse tecniche utilizzate per investire nei mercati finanziari azionari. Entrambe fondano le loro scelte di investimento e le loro performance sulla base del raffronto rispetto ad un indice di riferimento, un parametro rappresentativo del mercato che aiuta a valutare la performance del portafoglio rispetto al mercato.

La gestione attiva segue l’obiettivo di sovraperformare il benchmark, discostandosi dalla composizione di quest’ultimo, con più o meno forza sulla base di proprie views, cercando di generare una performance positiva (alpha) rispetto al parametro di riferimento e quindi rispetto al mercato (o settore). Per raggiungere questo intento diventa di fondamentale importanza l’abilità che il gestore del fondo ha nel selezionare le singole azioni o i singoli strumenti da inserire all’interno del portafoglio (stock picking) e nell’individuare il momento più opportuno per effettuare l’investimento (market timing).

La gestione passiva, al contrario, è una strategia di investimento utilizzata dagli ETF – Exchange Traded Fund, che prevede di replicare più fedelmente possibile la composizione e la performance di uno o più indici di riferimento, rappresentativi di uno o più mercati o settori, demandando integralmente la scelta degli investimenti alle logiche di costruzione del benchmark.

Conseguenza diretta di queste principali differenze strategiche, sono la volatilità degli strumenti, la liquidabilità, la trasparenza, l’accessibilità, ma soprattutto i diversi costi di gestione che gravano sugli strumenti, che sulla carta finiscono per favorire senza dubbio gli ETF, con una media delle commissioni di gestione per gli ETF azionari nel 2021 pari a 0,20% e una media per i fondi azionari attivi pari addirittura a 1,56%, circa 5 volte tanto1. Nonostante questa differenza sostanziale tra prodotti attivi e prodotti passivi, non vi è una chiara supremazia e persistenza riguardo quali siano i prodotti capaci di generare sovraperformance rispetto al mercato e meglio remunerare i costi sostenuti dagli investitori, lasciando sempre aperto il dibattito tra gestione attiva e gestione passiva.

Dopo queste dovute premesse, utili ad inquadrare le specificità dei diversi strumenti, grazie al database proprietario e ai tool dedicati in Quantalys è possibile analizzare e confrontare l’andamento, in termini di raccolta netta e di performance, i principali fondi attivi e passivi commercializzati nel mercato italiano e capire quali sono stati i fondi che hanno meglio performato e aumentato le proprie masse in gestione in questo I° Trimestre 2022?

 

Raccolta netta della gestione attiva e della gestione passiva in miliardi di Euro

 

 

Nel corso del 2021, caratterizzato da una delle più consistenti riprese economiche degli ultimi anni, con condizioni macroeconomiche e di borsa molto favorevoli, i prodotti attivi hanno registrato una raccolta netta pari a 160,99 Mrd €, mentre i prodotti passivi si sono fermati sotto i 100 miliardi, precisamente a 97,78 Mrd €. Durante i primi mesi del 2022, questo scenario sembra essere stato sovvertito dal pesante decremento di raccolta dei fondi attivi, che durante i primi tre mesi dell’anno hanno perso – 138,85 Mrd € di masse in gestione, segnando un decremento di raccolta mensile addirittura di quasi 50 Mrd € durante il mese di marzo. Trimestre diverso per i fondi passivi, che hanno registrato una raccolta netta nel periodo pari a + 39,05 Mrd €, segnando incrementi positivi ad ogni mese. Gennaio è stato il migliore per la gestione passiva che, nonostante le turbolenze di mercato e le attese di una possibile fase ribassista, ha registrato una raccolta netta positiva pari a + 23,95 Mrd €. In queste fasi di mercato, molto volatili e incerte, guardando i dati di raccolta netta i fondi passivi sembrano mostrare maggiore appetibilità e attrarre maggior capitale rispetto ai fondi attivi.

 

Riguardo alla performance, come si sono comportati, in media, nel I° Trimestre 2022, i prodotti attivi e i prodotti passivi che investono sulle diverse aree del mercato azionario geografico?

 

La sfida tra gestione attiva e gestione passiva per il I° Trimestre 2022 ha mostrato un epilogo e uno scenario piuttosto chiaro e deciso. Due sono le principali conclusioni che si possono trarre dall’andamento dei dati di rendimento medio delle macrocategorie Quantalys, i quali mostrano da un lato, come entrambe le tipologie di gestione, attiva e passiva, abbiano chiuso i primi tre mesi del 2022 in territorio negativo sull’orizzonte YTD, mentre dall’altro, come la gestione attiva in media abbia registrato maggiori perdite su tutti i mercati considerati, rispetto alla gestione passiva, che ha visto perdite in media più contenute.

I peggiori risultati sono stati ottenuti in Europa, dove i prodotti attivi appartenenti alla macrocategoria Quantalys Azionario Area Euro hanno registrato una performance media del – 8,92%, a fronte del – 8,90% fatto registrare dai corrispondenti fondi passivi. Situazione analoga per l’Azionario Europa, dove i fondi attivi hanno registrato perdite per il – 8,68%, mentre i fondi passivi del – 6,20%, mantenendo un differenziale di oltre 2 punti percentuali.

I migliori risultati del periodo spettano ai fondi passivi appartenenti all’Azionario Paesi emergenti, che hanno registrato una performance del – 0,90% a fronte del – 4,65% messo a segno dai fondi attivi che investono negli emergenti.

 

Azionario Europa e Area dell’Euro

 

Il dettaglio delle performance mensili delle singole categorie Quantalys rappresentative dei diversi comparti e mercati mostra come il I° Trimestre 2022 sia stato caratterizzato da alcune fasi di correzione che hanno colpito quasi indistintamente tutti i comparti azionari europei, con maggiore forza verso quello delle Small cap e dello stile Growth.

Tutte le categorie Quantalys del mercato azionario europeo hanno registrato performance negative, chiudendo i primi tre mesi del 2022 in perdita, con i livelli di performance peggiori durante il mese di febbraio, complice l’inizio della Guerra in Ucraina e il peggiorare delle previsioni di inflazione e crescita economica in Europa. Anche in questo caso la gestione passiva ha registrato perdite più contenute rispetto alla gestione attiva, eccezion fatta per l’Azionario Area Euro Growth, dove i fondi a gestione passiva in media hanno performato peggio dei fondi a gestione attiva, registrando perdite per il – 13,19% (- 12,91% per la gestione attiva). I migliori risultati per la gestione passiva sono stati registrati per l’Azionario Europa Value, che ha visto perdite pari a – 0,69% a fronte del – 3,53% messo a segno dalla gestione attiva.

 

Azionario USA

 

Risultati migliori quelli ottenuti dal mercato azionario americano che è stato meno influenzato dalle questioni geopolitiche che hanno colpito l’Europa. Solo per la categoria Azionario USA Value fondi attivi e fondi passivi hanno ottenuto performance positive durante il I° Trimestre 2022, con i fondi attivi che hanno registrato performance pari a + 1,99% a fronte del + 0,89% dei fondi passivi. Con riferimento alle altre categorie Quantalys, i fondi passivi hanno registrato, in media, rendimenti superiori rispetto ai corrispondenti fondi attivi. I peggiori risultati sono stati conseguiti dai fondi attivi appartenenti all’Azionario USA Growth (- 9,67%; - 6,47% per i fondi passivi).

 

Azionario Asia Pacifico

Azionario Paesi Emergenti

 

Nel mercato del Pacifico e dei Paesi emergenti, i livelli di performance del I° Trimestre 2022 risultano abbastanza positivi, soprattutto per quanto riguarda l’Azionario Paesi emergenti America Latina, dove la gestione passiva ha registrato una performance del + 29,96%, a fronte del + 26,64% della gestione attiva e l’Azionario Paesi emergenti altre zone (+ 12,81%: gestione passiva; + 1,93% gestione attiva).

Nei principali mercati emergenti, in media, la gestione passiva ha sovraperformato la gestione attiva, ad eccezione del comparto dell’Azionario Paesi emergenti Europa ex Russia, dove l’attivismo dei gestori ha permesso di contenere le perdite a – 7,71%, rispetto alla gestione indicizzata che ha registrato perdite pari a – 8,29%. Diverso il risultato ottenuto nel comparto Asia Pacifico, dove la gestione passiva ha ottenuto performance nettamente superiori rispetto alla gestione attiva, da segnalare il caso dell’Azionario Pacifico, dove i prodotti passivi hanno messo a segno una performance del + 3,32%, mentre i prodotti attivi hanno subito perdite pari a – 4,72%.

 

Azionario Globale

 

Anche a livello globale, il I° Trimestre 2022 ha premiato i fondi passivi, che sono stati capaci di limitare e contenere le perdite e anche di sfruttare il buon momento dei titoli Value, sovraperformando i fondi attivi in tutti i comparti. I migliori risultati sono stati registrati dai fondi passivi dell’Azionario Globale Value, che con una performance media del 0,54% hanno sovraperformato a tre mesi gli omologhi fondi attivi (- 1,27%).

 

1Osservatorio Quantalys sugli ETF - dicembre 2021

* La metodologia utilizzata per l'elaborazione dei dati è interna a Quantalys. I calcoli sono aggiornati al 31 marzo 2022.


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Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.