Rassegna stampa – dicembre 2022

Pubblicato il 30/12/2022 - Pietro Zanoni
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SgR sulle tematiche che influenzano maggiormente i mercati finanziari e le politiche d’investimento.

 

Alcuni scenari di mercato e le principali views di investimento

 

T.RowePrice: “AAA Agilità Cercasi

Secondo T.RowePrice nel 2023 i mercati dei capitali si dovranno aspettare un rallentamento dell’economia mondiale. Il 2023 può riservarci una crescita molto lenta, ma ancora positiva oppure una vera e propria recessione. Molto dipende dalle decisioni che hanno già preso e che prenderanno le banche centrali, dall’aumento dei tassi di interesse alla riduzione dell’acquisto dei titoli di debito pubblico:

  • gli sforzi delle banche centrali per domare l'inflazione hanno raggiunto un punto critico. Nel 2023 gli investitori si aspettano che i tassi d'interesse tocchino l'apice.
  • le stime relative alla crescita degli utili negli Stati Uniti potrebbero rivelarsi troppo ottimistiche.
  • il peggior mercato orso di sempre per le obbligazioni ha spinto i rendimenti ai livelli forse più allettanti dai tempi della crisi finanziaria globale.
  • la minaccia di disaccoppiamento economico globale non era poi così grave, ma sono in corso cambiamenti strutturali di ampia portata.

Al link T.RowePrice l’articolo completo di Andrew McCormick (Head of Fixed Income), Justin Thomson (Head of International Equity) e Sebastien Page (Head of Multi Asset)

 

KAIROS“’ANNO CHE PREPARERÀ LA RIPRESA. Che cosa si può sperare per il 2023

Le attese di Alessandro Fugnoli, Strategist di Kairos, sottolineano come il 2023 sarà un anno molto complesso. I fattori che andranno ad incidere maggiormente sul bilancio del prossimo anno saranno i seguenti:

  • Riapertura della Cina: i mercati sperano che una ripresa dei consumi cinesi possano far ben sperare. Gli effetti negativi della riapertura, però, potrebbero essere insidiosi
    • un aumento dei casi Covid in Cina provocherebbe ulteriori lockdown, molto più duri e prolungati nel tempo,
    • una ripresa della domanda cinese potrebbe creare frizioni sul processo di arresto dell’inflazione occidentale;
  • Inflazione: secondo Fugnoli, le imprese avranno poco margine nel 2023 per alzare il prezzo dei prodotti mentre il costo del lavoro continuerà ad aumentare;
  • Atteggiamento delle banche centrali: i mercati sperano che FED de BCE inizino un ciclo di ribassi già nella seconda metà dell’anno. Un arresto troppo prematuro dell’aumento tassi potrebbe, però, far ripartire subito, oltre l’economia e i mercati, anche l’inflazione.

Secondo l’opinione di Fugnoli “il 2023 verrà vissuto come la conclusione di una fase convulsa iniziata nel 2020, una fase in cui il mondo ha perduto il suo equilibrio e ha sbandato prima da una parte e poi dall’altra”.

Al link KAIROS il video completo.

 

ANIMA: “OUTLOOK 2023: L’ARTE DELLA MISURA

Secondo Anima, il 2023 può essere l’anno della svolta, dopo un 2022 molto complicato.

Le banche centrali hanno adottato una linea molto più aggressiva del previsto, a causa di due elementi:

  • l'aumento inaspettato dell'inflazione
  • la resilienza della crescita economica e dei consumi privati in Europa e Stati Uniti, sostenuta da un mercato del lavoro molto solido, ampi risparmi e politiche di credito generose.

Gli sviluppi macro attesi da Anima dovrebbero in primo luogo favorire i comparti obbligazionari, specie quelli meno vulnerabili all'indebolimento del ciclo economico. In corso d'anno, quando la fase peggiore del rallentamento sarà alle spalle, si profileranno opportunità importanti anche sulle asset class rischiose

Per il 2023, secondo Anima, ci si aspetta un indebolimento della crescita dell’inflazione che lascerebbe manovra alle banche centrali di iniziare il percorso inverso, ossia ridurre i tassi di interesse

Nell’articolo completo presente sul sito di ANIMA è possibile trovare l’outlook allocativo per i seguenti comparti:

  • Azionario Globale
  • Obbligazionario Governativo Paesi sviluppati
  • Obbligazionario Governativo Paesi emergenti
  • Valute

 

GAM: “L’Alpha e il Beta: Regali sotto l’albero

Dopo un anno tormentato, qualche piccolo presagio di speranza sotto l’albero di Natale sembra essere arrivato:

  • indice dei prezzi al consumo (CPI) più basso rispetto alle attese,
  • aumento dei tassi da parte della FED di “soli” 50 punti base (+0,5%) invece dei 75 previsti.

Le banche centrali sembrano, comunque, navigare a vista non riuscendo effettivamente a prevedere con esattezza la portata e il tempo di reazione degli effetti delle loro politiche.

Secondo GAM, i fenomeni e le grandezze da tenere d’occhio per il 2023 sono:

  • L’andamento dei prezzi dell’energia e dell’economia reale,
  • “Le parole, le opere e le omissioni delle banche centrali”,
  • L’economia cinese

Al link GAM l’articolo completo

 

FIDELITY: “Per cosa verrà ricordato il 2022?

Dalle analisi di Fedility, nel 2022 un portafoglio teorico 60/40 in asset statunitensi avrebbe vissuto uno dei peggiori anni di sempre.

Sebbene le previsioni siano difficili, il Global Head of Solutions & Multi Asset Henk-Jan Rikkerink spiega perché in questo 2023 si aspetta che le obbligazioni diventeranno meno correlate agli asset di rischio, sostenendo la visione sempre più positiva sul reddito fisso di alta qualità.

Per il 2023, Fidelity si aspetta una recessione e dichiara quindi di essere posizionata in modo difensivo, cercando di sovrappesare i titoli di Stato dato che ci si può aspettare che l’anno prossimo le obbligazioni non abbiamo una performance così negativa o una correlazione così positiva rispetto alle azioni.

Al link FIDELITY l’articolo completo.

 

AMUNDI: “La settimana dei mercati | Il lungo addio all’inflazione - 19 dicembre 2022” 

Amundi, con la sua rassegna settimanale, ci porta all'attenzione dei seguenti fatti: 

  • L’inflazione sta cominciando ad andarsene ma le banche centrali rimangono caute: dopo l’aumento di 50 punti base dei tassi (contro i 75 previsti) Jerome Powell, Presidente della FED, ha annunciato che servirà un aumento ulteriore di altri 75 punti base nel 2023;
  • BCE e Banca d’Inghilterra hanno aumentato i tassi di 50 punti base. Bisogna tenere conto che la BCE ha dichiarato che non reinvestirà più le stesse somme in titoli di debito pubblico sul mercato, andando ad alleggerire il bilancio;
  • A seguito della stretta monetaria a livello europeo, l’euro si sta apprezzando rispetto alle altre valute mondiali
  • Non è chiaro l’effetto finale delle strette monetarie

Al link  AMUNDI il podcast completo.

 


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Da Pietro Zanoni Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.