La Top Ten di febbraio 2022

Pubblicato il 08/03/2022 - Marco Chinaia
L’analisi Quantalys delle migliori categorie, i migliori fondi ed i migliori benchmark di febbraio 2022 per performance ad un mese.

 

Febbraio 2022 verrà ricordato come il mese dell’incertezza e della volatilità. Per la prima volta, dopo più di due anni, la pandemia sembra essere passata in secondo piano a causa delle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina e dell’offensiva russa partita il 24 febbraio, che ha dato vita alla prima grande Guerra dell’età moderna in Europa. L’inflazione e il livello dei prezzi di alcune materie prime, come petrolio e gas proseguono la loro corsa e le principali banche centrali sono costrette a navigare a vista, con una crescita economica in contrazione. Le questioni geopolitiche e umanitarie, unite alle condizioni già esistenti sono finite, inevitabilmente, per influenzare quelle economico – finanziarie. Il quadro è ancora in divenire, tra sanzioni e blocchi commerciali, ma l’offensiva di Mosca ha innescato una reazione immediata delle Borse e dei mercati finanziari, non solo quelli legati a Russia e Ucraina, ma la reazione si è avvertita prima in Europa e poi a livello globale. La risposta degli investitori è stata molto forte e ha portato ad una riduzione delle esposizioni verso i principali asset rischiosi e una tendenza verso la ricerca di rifugi più sicuri come i titoli del tesoro ed i metalli preziosi.

 

Top 10 | Categorie: febbraio 2022 (performance ad 1 mese)

 

Il mese appena concluso ha mostrato una forte, generalizzata e quasi indistinta riduzione dei rendimenti delle categorie Quantalys. Solamente 15 categorie (26 a gennaio) sulle 144 considerate nell’analisi sono state in grado di registrare rendimenti positivi e non chiudere il mese in perdita, il risultato più basso riscontrato dall’avvento della pandemia. La volatilità maggiore si è manifestata all’interno dei mercati azionari, dove la quasi totalità delle categorie azionarie dei Paesi sviluppati ha subito una perdita durante il mese di febbraio, le uniche categorie che sono rimaste in territorio positivo appartengono al comparto delle small cap statunitensi (+ 0,31%). Le perdite maggiori ovviamente sono state registrate dal mercato russo e dall’est – Europa, sede principale del conflitto. L’Azionario Paesi emergenti e Russia ha registrato una perdita ad un mese del – 37,41%, mentre l’Azionario Russia, colpito da un enorme pacchetto di sanzioni e di blocchi commerciali, ha subito una perdita durante febbraio addirittura del – 41,58%, quasi dimezzando, di fatto, il suo valore.

La classifica per performance ad un mese, per febbraio risulta composta da 6 categorie azionarie (4 geografiche e 2 settoriali), dalla categoria Commodities, posizionata al secondo posto con una performance del + 5,89% e dal comparto delle obbligazioni indicizzate all’inflazione. In fondo alla classifica, infatti, salgono tra le migliori 10 categorie per performance ad un mese l’Obbligazionario Indicizzato all’inflazione USD (+ 0,24%) posizionato all’ottavo posto, l’Obbligazionario globale Inflation Linked (+ 0,22%) al nono e infine, l’Obbligazionario Indicizzato all’inflazione EURO (+ 0,09%) a chiudere la classifica.

Con riferimento al mercato azionario settoriale, gli unici settori ad aver registrato performance positive sono state l’Azionario oro (+ 12,22%) e l’Azionario energie, materie prime e oro (+ 4,40%) che ha registrato un ottimo rendimento durante il mese di febbraio, spinto dalle alte valutazioni delle materie prime e del mercato dell’energia, soprattutto quello Europeo.

Dal punto di vista geografico, le migliori performance e le uniche positive sono state registrate dal comparto dei Paesi emergenti dell’America Latina e dai mercati di frontiera. Infatti, al quarto posto troviamo l’Azionario Brasile con un rendimento ad un mese del + 2,86%, seguito dall’Azionario Paesi emergenti America Latina (+ 2,69%) e dall’Azionario altri Paesi emergenti (+ 0,67%).

 

Top 10 | Fondi: febbraio 2022 (performance ad 1 mese)

 

La classifica dei migliori fondi, nonostante le forti pressioni al ribasso che hanno colpito i mercati azionari durante questi primi mesi del 2022, continua ad essere esclusivamente popolata da fondi azionari. In particolare, nella Top 10 di febbraio troviamo prodotti legati esclusivamente a categorie settoriali, come l’Azionario Oro e l’Azionario energia, materie prime e oro, che grazie all’andamento congiunturale di questo periodo e la contestuale spinta al rialzo delle principali materie prime e fonti energetiche hanno raggiunto livelli di quotazione molto elevati.

Tra i migliori prodotti per performance ad un mese troviamo ben 7 fondi su 10 appartenenti alla categoria Azionario Oro, bene rifugio, le cui quotazioni sembrano aumentare durante le fasi al ribasso essere inversamente proporzionali all’andamento del dollaro e dei tassi reali. Le prime 5 posizioni sono popolate interamente da prodotti legati all’oro giallo. In prima posizione si trova il fondo: Schroder Global Gold A Acc (+ 16,32%) di Schroder IM (Europe), seguito dal prodotto: Invesco Gold & Spec Minerals A Acc USD (+ 15,04%) di Invesco Management SA e dal fondo di CPR AM il CPR Invest Gb Gold Mines A USD – Acc (+ 14,33%). Al centro della classifica si collocano, rispettivamente al quarto e a quinto posto, il fondo Ninety One GSF Global Gold C (+14,69%) di Ninety One Lux S.A., seguito dal DWS Gold and Precious Metals Eq NC (+ 14,23%) di DWS Investments SA.

Per la categoria Azionario energia, materie prime e oro i più alti rendimenti ad un mese sono stati registrati dal fondo: BGF World Mining Fund A2 USD Acc (+ 12,78%) di BlackRock Lux S.A. e dal prodotto di Allianz Global Investors GmbH l’Allianz Global Metals and Mining AT EUR (+ 12,19%).

 

Top 10 | Benchmark febbraio 2022 (performance ad 1 mese)

 

La Top Ten dei benchmark di febbraio segue quanto descritto a livello di categoria. Le performance dei principali indici di mercato risultano in netta discesa per quasi tutti gli asset, i mercati ed i settori. I mercati azionari e in generale, gli asset più rischiosi, risultano quelli più severamente colpiti dalla situazione economica, geopolitica e finanziaria, con quasi la totalità degli indici posizionati in perdita ad un mese. Solo 8 benchmark su 83 (13 a gennaio) sono stati in grado di restare in territorio positivo, mentre tutti gli altri hanno registrato perdite ad un mese. Tra i peggiori risultati, come visto a livello di categorie, troviamo i mercati maggiormente influenzati dal conflitto in essere in terra Ucraina. L’MSCI Emerging Markets Europe ha registrato una perdita del – 39,05% e l’MSCI Russia del – 52,93% a febbraio e del – 56,38% nell’orizzonte YTD.

La classifica risulta composta da 7 indici azionari (4 geografici e 3 settoriali), dall’indice relativo alle commodities, lo S&P GSCI, che con una performance del + 8,36%, si posiziona al primo posto, dall’indice obbligazionario ICE BofA Global Inflation-Linked Gov, posizionato all’ottavo posto con una performance del + 0,14% e infine, nonostante la performance negativa dall’indice monetario europeo Ester, posizionato al nono posto con un rendimento del – 0,04%.

Tra i migliori indici azionari, per il comparto settoriale entrano in classifica: l’MSCI World Energy, che si posiziona al secondo posto con una performance del + 4,62%, l’MSCI World Materials (+ 1,63%; quinto posto) e l’MSCI World Biotechnology (- 0,15%; decimo posto).

Il comparto azionario geografico è rappresentato da diversi mercati e comparti: i mercati emergenti vedono l’entrata nella Top 10 dell’MSCI Emerging Markets Latin America, posizionato in terza posizione con una performance del + 4,43%. L’area del Pacifico l’entrata dell’MSCI Pacific ex Japan (+ 2,42%; quarto posto). Anche il Regno Unito per il secondo mese consecutivo rientra tra i migliori con l’MSCI United Kingdom (+ 0,40%; settimo posto) e infine, il comparto delle small cap americane, rappresentate dall’MSCI USA small cap, risulta l’unico dei mercati USA a registrare performance positive. (+ 0,59; sesto posto).

 

* La metodologia utilizzata per l'elaborazione dei dati è interna a Quantalys. I calcoli sono aggiornati al 28 febbraio 2022.


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Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.