Kairos: “Il Rosso e il Nero: Il grande gioco”.

Pubblicato il 18/02/2022 - Marco Chinaia

L’Europa è sotto pressione non solo da est ma anche da sud. Il Sahel, fascia del territorio dell’Africa subsahariana è un territorio ricchissimo di risorse, tra cui uranio e sole, essenziali per la transizione energetica europea e ora si trova lacerato dai conflitti e malgovernato. A est, intanto, l’America sembra quasi invitare la Russia a prendersi l’Ucraina, ripetendo che, qualsiasi cosa succeda, nessun esercito occidentale interverrà nel conflitto, ma verranno messe in opera pesantissime sanzioni economiche, capaci di sigillare l’economia russa per poi farla implodere.

La Russia, chiamata a scegliere tra Ucraina e destabilizzazione, prova a valutare una terza strada cercando di destabilizzare l’Ucraina, ma senza invaderla. L’Ucraina, dal canto suo, intende resistere. Ed è qui che la partita a scacchi entra in una fase di stallo. Rimane naturalmente il rischio che qualcuno provi a uscirne con scaramucce di confine, contando su un’escalation.

I mercati sembrano avere colto questa situazione da standoff messicano in cui tutti puntano la pistola contro tutti e rimangono bloccati, con uno stallo, almeno temporaneo. La tensione geopolitica induce giustamente i mercati a ritenere che le banche centrali ci penseranno una volta di più prima di rischiare, alzando i tassi, di compromettere la crescita. E infatti il linguaggio delle banche centrali è tornato misurato, mentre il percorso della normalizzazione, inizialmente lasciato vago e aggiustabile strada facendo, appare oggi segnato in modo più nitido e quindi meno inquietante.

 

Al link Kairos.com l’articolo completo a cura di Alessandro Fugnoli, Strategist di Kairos.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.