Outlook economico: la crescita globale dipende dalla resilienza degli Stati Uniti

Pubblicato il 20/12/2024 - Capital International Management Company SARL

Mentre l'inflazione si attenua e le banche centrali di tutto il mondo tagliano i tassi di interesse, l'outlook economico globale rimane decisamente contrastante in vista del nuovo anno. Come negli ultimi anni, gli Stati Uniti e l'India continuano a trainare l'attività economica globale, mentre le economie più deboli di Europa e Cina cercano di stimolare la crescita.

Data la solidità dei mercati del lavoro statunitensi e della crescita degli utili nonché la ripresa degli investimenti delle società, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha recentemente rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica degli Stati Uniti nel 2025, portandole al 2,2%. Questa previsione compensa le revisioni al ribasso per altri Paesi avanzati, tra cui le maggiori economie europee. La Cina, invece, continua a lottare con la flessione del settore immobiliare e con le preoccupazioni per l'intensificarsi della guerra commerciale dopo la vittoria del presidente eletto Donald Trump il 5 novembre.

"Tendo a pensare al mondo in termini di fattori favorevoli e sfavorevoli", afferma il gestore di portafogli azionari Rob Lovelace. "Gli Stati Uniti presentano molti fattori favorevoli a livello economico, industriale e societario. Il Giappone sta guadagnando terreno in termini di fattori favorevoli, mentre in Europa e Cina i fattori sfavorevoli sono ingenti al momento."

La solidità dell'economia statunitense rimane fondamentale per la crescita globale

Benvenuti nell'economia di Benjamin Button

La forza degli Stati Uniti può risollevare l'economia globale e con essa i mercati finanziari? È proprio quello che la più grande economia del mondo sta cercando di fare.

Per quanto possa sembrare strano, l'economia statunitense sembra aver preso spunto dal film del 2008 Il curioso caso di Benjamin Button. Gli appassionati ricorderanno che il protagonista, interpretato da Brad Pitt, col passare degli anni da anziano diventa bambino, ovvero il contrario di quanto accade normalmente.

"L'economia statunitense sta attraversando una transizione simile", secondo Jared Franz, economista di Capital Group. "Invece di percorrere il tipico ciclo economico a quattro fasi che ha caratterizzato il secondo dopoguerra, l'economia sembra passare dalla fase di fine ciclo a quella di metà ciclo, evitando fortunatamente una recessione."

Un'economia di metà ciclo è generalmente caratterizzata da un aumento degli utili aziendali, da un'accelerazione della domanda di credito, da un'attenuazione delle pressioni sui costi e da uno spostamento verso una politica monetaria neutrale. "Nel 2024 abbiamo osservato tutti questi quattro elementi", osserva Franz. "Credo che gli Stati Uniti si stiano dirigendo verso un periodo di espansione pluriennale, forse evitando una recessione fino al 2028."

Il ciclo economico statunitense sembra muoversi al contrario

Storicamente, le fasi di metà ciclo hanno fornito un contesto favorevole alle azioni statunitensi, generando rendimenti medi del 14% all'anno, come risulta dall'analisi di Capital Group dei cicli economici e dei rendimenti a partire dal 1973.

Come sempre, è importante sottolineare che i risultati passati non sono una previsione dei risultati futuri. "Tuttavia, se l’economia statunitense dovesse continuare a crescere a un ritmo sostenuto", afferma Franz, "i mercati dovrebbero trarne beneficio."

Le stime di Franz sulla crescita economica statunitense sono più ottimistiche rispetto alle previsioni dell'FMI. Prevede che l'economia statunitense crescerà a un tasso annualizzato compreso tra il 2,5% e il 3% nel 2025, forse più alto se Trump sarà in grado di ridurre rapidamente le tasse e i regolamenti governativi, come ha promesso durante la campagna presidenziale. L'elezione di Trump, unitamente alla vittoria repubblicana alla Camera e al Senato, si tradurrà probabilmente in una crescita economica generalmente più elevata, osserva Franz, ma anche in un aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse rispetto a quanto previsto in precedenza.

L'outlook è contrastante al di fuori degli Stati Uniti

I mercati al di fuori degli Stati Uniti presentano maggiori divergenze. Quelli più solidi, tra cui l'India, dovrebbero trainare il mondo, generando alcuni dei tassi di crescita più rapidi. Secondo le stime dell'FMI, l'economia indiana dovrebbe registrare una crescita del 6,5% nel 2025, grazie a una forza lavoro giovane e in crescita. L'India sta inoltre beneficiando di un cambiamento post-pandemia nelle catene di fornitura globali, aumentando la sua base produttiva di cellulari, elettrodomestici e prodotti farmaceutici, tra gli altri.

L'economia europea continua a oscillare tra espansione e contrazione, con una crescita prevista intorno all'1%, appesantita dalla guerra in Ucraina, dagli alti prezzi dell'energia e dagli stretti legami con la fiacca economia cinese. In risposta, la Banca Centrale Europea (BCE) ha iniziato a tagliare i tassi di interesse quest'anno, prima della Federal Reserve (Fed) statunitense, nella speranza di rilanciare l'economia dell'Eurozona.

In Cina, invece, il governo ha lanciato un massiccio programma di stimolo volto a contrastare la debolezza cronica del mercato immobiliare e il rallentamento della produzione industriale. Le politiche cinesi orientate alla crescita comprendono tagli ai tassi d'interesse, riduzioni dei tassi ipotecari e un pacchetto di aiuti da 1.400 miliardi di dollari, annunciato di recente, per aiutare le amministrazioni locali a far fronte al crescente indebitamento. Per il futuro, una nube incombe sul ruolo della Cina nel commercio internazionale, dal momento che l'imminente amministrazione Trump ha promesso di aumentare i dazi sulle importazioni cinesi.

Dove investire in un ciclo di riduzione dei tassi

Ad alimentare le aspettative di crescita economica, le principali banche centrali mondiali (la Fed, la BCE, la Bank of England e la People's Bank of China) si sono impegnate ad allentare la politica monetaria negli ultimi mesi del 2024.

La Fed, spesso considerata la banca centrale del mondo, ha tagliato i tassi due volte da settembre, ponendo le basi per quello che potrebbe essere un ambiente favorevole per i mercati finanziari nel 2025. I tagli dei tassi in un contesto di economia in crescita rappresentano una manna per chi investe in azioni e obbligazioni.

Dei sette cicli di allentamento effettuati dal 1984, tre sono avvenuti in periodi non recessivi. Durante questi cicli non recessivi, l'indice S&P 500 ha registrato un rendimento medio del 27,9% dal primo taglio all'ultimo, con la maggior parte dei settori che hanno evidenziato guadagni a doppia cifra.

I tagli dei tassi hanno favorito le azioni e le obbligazioni in un'economia sana

Nei periodi in cui i cicli di riduzione dei tassi hanno preceduto una recessione, le azioni non sono andate bene. I rendimenti obbligazionari, invece, sono stati ingenti sia nei cicli di tagli non recessivi che in quelli recessivi, superando notevolmente gli investimenti equivalenti alla liquidità nei periodi non recessivi.

John Queen, gestore di portafogli obbligazionari, ritiene che l'economia continuerà a migliorare nel nuovo anno e che la Fed stia semplicemente cercando di normalizzare i tassi di interesse, riducendoli a un livello non più restrittivo. Questo era lo scenario di base prima delle elezioni USA, e lo è ancora di più adesso.

"La Fed sta tagliando i tassi perché vuole farlo", afferma Queen, "non perché deve farlo"."

Rob Lovelace è un gestore di portafogli azionari e presidente di Capital International, Inc. Ha maturato 38 anni di esperienza nel settore degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito una laurea in Mineral Economics presso la Princeton University. Ha ottenuto anche il titolo di Chartered Financial Analyst®.

Jared Franz è un economista con 18 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito un dottorato in economia presso l'Università dell'Illinois a Chicago e una laurea in matematica presso la Northwestern University.

John Queen è gestore di portafoglio a reddito fisso con 34 anni di esperienza nel campo degli investimenti (al 31/12/2023). Ha conseguito la laurea in gestione industriale presso la Purdue University.

Da Capital International Management Company SARL .