Prospettive sulle obbligazioni: la resilienza degli Stati Uniti funge da ancora

Pubblicato il 29/01/2025 - Capital International Management Company SARL

La resilienza dell'economia statunitense sarà un fattore cruciale per i mercati finanziari nel 2025 e oltre.

Dopo aver evitato la recessione, gli Stati Uniti stanno tornando in una fase di metà ciclo, secondo i dati economici, mentre l'inflazione ha continuato a scendere verso il target del 2% della Federal Reserve (Fed), consentendo alla banca centrale di iniziare a tagliare i tassi. A nostro avviso la Fed considera restrittiva la politica monetaria e probabilmente continuerà a ridurre i tassi, anche se a un ritmo più lento di quanto previsto in precedenza.

La solidità dell'economia potrebbe mantenere i tassi di interesse elevati

La solidità dell'economia potrebbe mantenere i tassi di interesse elevati

Fonti: Capital Group, Bloomberg, Federal Reserve. Il tasso target dei Fed Fund riflette il limite superiore della fascia target del Federal Open Markets Committee (FOMC) per i prestiti overnight tra le banche statunitensi. Le proiezioni mediane della Fed si riferiscono al 18 settembre 2024. Ultimi dati disponibili al 30 novembre 2024.

In questo contesto gli elevati rendimenti iniziali, le interessanti opportunità di valore relativo e il potenziale calo dei tassi d'interesse costituiscono un solido scenario per le obbligazioni, nonostante la generale contrazione degli spread.

Dato l'insediamento di una nuova amministrazione a Washington nel 2025, le politiche su dazi e spesa fiscale devono ancora essere pienamente articolate o attuate. Gli investitori cercheranno di calibrare le politiche specifiche e il loro potenziale impatto sull'inflazione e sull'economia in generale, quindi riteniamo che la volatilità dei tassi d'interesse rimarrà elevata nel breve termine. Tuttavia, una certa volatilità non è negativa: può creare opportunità per gli investitori attivi nella duration, nel posizionamento sulla curva dei rendimenti e nei settori strutturati come gli MBS, ossia i titoli garantiti da mutui ipotecari.

Nel frattempo, le obbligazioni sembrano avere recuperato il loro tradizionale ruolo di elementi di diversificazione del portafoglio. Ciò è risultato evidente all'inizio di agosto 2024, quando i mercati azionari sono stati messi sotto pressione da dati economici più deboli del previsto. Mentre le azioni hanno registrato un sell-off, i mercati obbligazionari hanno evidenziato un rally, mitigando le perdite dei portafogli ad asset misti. Negli ultimi 50 anni la correlazione negativa tra obbligazioni e azioni si è verificata in genere quando l'inflazione era prossima al target del 2% fissato dalla Fed.

All'alba del 2025 l'inflazione punta verso il target, quindi le obbligazioni potrebbero tornare a fornire reddito, diversificazione e protezione contro la volatilità dei mercati azionari.

 

 

Per maggiori informazioni consulta il sito di Capital Group.

 


David Hoag è un gestore di portafogli obbligazionari con 36 anni di esperienza nel settore. Ha conseguito un MBA presso la University of Chicago e si è laureato presso Wheaton College.

Timothy Ng è un gestore di portafogli obbligazionari con 17 anni di esperienza nel settore. Ha conseguito una laurea di primo livello con lode in informatica presso la University of Waterloo, in Ontario.

Damien McCann è un gestore di portafogli obbligazionari con 24 anni di esperienza nel settore, ha conseguito una laurea di primo livello in amministrazione d’impresa, specializzandosi in finanza, presso la California State University di Northridge. 

Kirstie Spence è un gestore di portafogli obbligazionari con 28 anni di esperienza nel settore. Ha conseguito una laurea di secondo livello con lode in lingua tedesca e relazioni internazionali presso la University of St. Andrews, in Scozia. 

Da Capital International Management Company SARL .